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Il Castello Estense: guida completa alla visita

Il Castello Estense, noto anche come Castello di San Michele, rappresenta uno dei monumenti più iconici e fotografati dell’Emilia-Romagna. Situato nel cuore di Ferrara, questo imponente edificio medievale domina Piazza Castello e costituisce un perfetto esempio di architettura militare del Trecento, trasformato nel tempo in elegante residenza nobiliare.

Con le sue quattro torri merlate che si ergono maestose verso il cielo e il profondo fossato che lo circonda, il castello racconta secoli di storia italiana, intrighi di corte, battaglie per il potere e splendori rinascimentali. Visitare il Castello Estense significa immergersi nell’epoca d’oro della famiglia d’Este, una delle dinastie più potenti e raffinate del Rinascimento italiano.

Storia del Castello Estense

La costruzione del Castello Estense iniziò nel 1385 per volere del marchese Nicolò II d’Este, come risposta a una rivolta popolare. L’architetto Bartolino da Novara progettò una fortezza militare solida e impenetrabile, pensata principalmente per difendere la famiglia ducale dagli attacchi esterni e dalle insurrezioni interne.

Nel corso dei secoli, il castello subì numerose trasformazioni. Durante il Quattrocento e il Cinquecento, sotto il governo di duchi illuminati come Ercole I, Alfonso I ed Ercole II, la fortezza militare fu gradualmente trasformata in una raffinata corte rinascimentale. Vennero aggiunti giardini pensili, logge eleganti, appartamenti decorati con affreschi preziosi e sale di rappresentanza che riflettevano il gusto e la cultura dell’epoca.

Il castello rimase residenza della famiglia d’Este fino al 1598, quando la dinastia dovette trasferirsi a Modena in seguito alla devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio. Successivamente, l’edificio fu utilizzato come sede del governo pontificio e, dopo l’Unità d’Italia, divenne proprietà dello Stato italiano.

Architettura e struttura

Il Castello Estense si presenta come un quadrilatero perfetto, circondato da un ampio fossato ancora oggi riempito d’acqua e attraversabile tramite tre ponti levatoi. Le quattro torri angolari – Torre dei Leoni, Torre Marchesana, Torre di Santa Caterina e Torre di San Paolo – conferiscono all’edificio un aspetto imponente e simmetrico.

L’ingresso principale, sormontato dallo stemma estense con l’aquila bianca, conduce al cortile interno, dove l’atmosfera cambia completamente. Qui si percepisce il passaggio dalla funzione militare a quella residenziale: logge eleganti, decorazioni rinascimentali e la famosa Scala d’Onore mostrano il raffinamento raggiunto dalla corte estense.

Le mura esterne, spesse e robuste, conservano ancora le feritoie e i camminamenti di ronda originali, testimonianza della prima vocazione difensiva dell’edificio. Al contrario, gli appartamenti interni rivelano stanze affrescate, soffitti a cassettoni dorati e pavimenti in ceramica che raccontano la vita di corte rinascimentale.

Cosa vedere durante la visita

Le Prigioni

La visita al Castello Estense spesso inizia dalle prigioni sotterranee, luoghi carichi di storia e mistero. Qui furono rinchiusi personaggi celebri, tra cui Giulio d’Este e il suo complice Girolamo Magnanini, condannati per aver congiurato contro il duca Alfonso I. Le celle, umide e anguste, offrono un forte contrasto con lo sfarzo degli appartamenti superiori e permettono di comprendere l’altra faccia del potere.

Gli Appartamenti Ducali

Il piano nobile ospita gli appartamenti di rappresentanza, con sale magnificamente decorate. Il Camerino dei Baccanali, la Sala dell’Aurora con i suoi splendidi affreschi del Bastianino, e la Sala del Governo sono solo alcune delle stanze che testimoniano la ricchezza culturale della corte estense.

Particolarmente suggestiva è la Sala dei Giochi, con il suo soffitto ligneo decorato, e il Camerino Dorato, esempio perfetto del gusto rinascimentale per la decorazione minuziosa e preziosa.

Le Cucine Ducali

Le antiche cucine del castello, perfettamente conservate, mostrano come funzionava la vita quotidiana a corte. I grandi camini, gli utensili originali e la disposizione degli ambienti permettono di immaginare i banchetti sontuosi che venivano preparati per il duca e i suoi ospiti.

La Torre dei Leoni e il panorama

Salire sulla Torre dei Leoni rappresenta uno dei momenti culminanti della visita. Dopo aver percorso la scala a chiocciola, si raggiunge la terrazza panoramica da cui si gode una vista mozzafiato su Ferrara: il Duomo, il palazzo Comunale, il quartiere medievale e le mura che circondano la città si dispiegano sotto gli occhi del visitatore in un panorama indimenticabile.

Il Giardino degli Aranci

Sulla sommità del castello si trova il suggestivo Giardino degli Aranci, un giardino pensile rinascimentale restaurato dove ancora oggi crescono piante di agrumi. Questo spazio verde, sospeso sopra la città, era il luogo dove la duchessa e le dame di corte si ritiravano per godere di momenti di tranquillità.

Informazioni pratiche per la visita

Il Castello Estense è aperto al pubblico tutto l’anno, con orari che variano a seconda della stagione. È consigliabile verificare sul sito ufficiale gli orari aggiornati e le eventuali chiusure straordinarie. La visita completa richiede circa 1-2 ore, a seconda del livello di approfondimento desiderato.

Sono disponibili visite guidate in diverse lingue, che permettono di scoprire aneddoti e dettagli storici che arricchiscono notevolmente l’esperienza. Per i visitatori individuali sono disponibili audioguide che accompagnano lungo tutto il percorso espositivo.

Il castello è parzialmente accessibile alle persone con disabilità motorie, anche se alcune aree, come le torri e le prigioni, presentano barriere architettoniche dovute alla natura storica dell’edificio.

Conclusione

Il Castello Estense non è solo un monumento da fotografare, ma un’esperienza culturale completa che permette di attraversare secoli di storia italiana. Dalla fortezza medievale alla corte rinascimentale, dalle prigioni oscure ai saloni affrescati, ogni angolo del castello racconta una storia diversa.

Visitare il Castello Estense significa comprendere l’evoluzione di Ferrara, città che proprio grazie alla dinastia estense conobbe il suo periodo di massimo splendore culturale e artistico. È una tappa imprescindibile per chiunque voglia conoscere il patrimonio storico e artistico dell’Emilia-Romagna.